di Maria Chiara Arata
I sogni al tempo del Corona Virus
L’entusiasmo per gli striscioni #andràtuttobene appesi alle finestre è finito da un bel pezzo. Molti di noi si erano illusi che sarebbe stata una crisi passeggera e che in poche settimane saremmo tornati alla normalità. Anche la fase #andràtuttobeneMAQUANDO? è passata e ora che timidamente la vita riprende stiamo facendo i conti con le aspettative VS vita reale.
Vogliamo e dobbiamo essere ottimisti ma chi non ha pensato almeno una volta durante la fase di ripresa “e se non fosse l’ultimo ostacolo?” alzi la mano… I nostri sogni e i nostri progetti presenti e futuri dipendono dalle nostre capacità di prevenire eventi come questi e mettere al sicuro i propri cari anche proteggendo i nostri risparmi.
L’Italia si sa è un paese sotto assicurato, si stima che solo una casa su tre sia assicurata per furto o incendio, un italiano su quattro sia protetto da infortuni e addirittura solo sei italiani su cento siano protetti da una Temporanea Caso Morte.
Perché quando stiliamo una lista di sogni e progetti, non teniamo in considerazione anche il fattore rischio?
Ogni rischio ha un costo e delle conseguenze che è necessario valutare!
Se c’è qualcosa di buono che portiamo a casa da questo periodo di emergenza è la CONSAPEVOLEZZA che alcuni rischi possono essere fatali, prevederli e perché no, poter scaricare il rischio su qualcun altro ci permette di vivere l’emergenza e la crisi con tutto un altro stato d’animo.
Se è vero come dice C.S. Lewis che Non si è mai troppo vecchi per fissare un nuovo obiettivo e per sognare qualcosa di nuovo, sappiamo che non è mai troppo presto per cercare di mettere al sicuro i nostri sogni.