di Maria Chiara Arata
Le pensioni del futuro?
Un tema terribilmente attuale è indubbiamente la situazione previdenziale futura degli italiani.
Entro il 2065 la vita media crescerà fino a 86 anni per gli uomini e 90 anni per le donne, e dovremo adeguarci al fatto che entro il 2050 in Europa ci saranno solo due persone attive ogni pensionato contro le quattro di oggi.
Le pensioni di primo pilastro, cioè quelle pubbliche dovranno essere affiancate da pensioni integrative che possano rispondere alle esigenze dei cittadini.
In questo clima di crescente interesse vorremmo riportare un’interessante progetto della commissione europea in tema di pensioni personalizzate.
Secondo la commissione europea la creazione di nuovi prodotti previdenziali di terzo pilastro dovrebbero permettere di raccogliere in 10 anni 2 mila milioni di euro una cifra paragonabile al PIL di un paese come l’Italia.
I paesi inseriti nel contesto delle economie sviluppate hanno prodotti previdenziali di 1° e 2° pilastro; il peso dei prodotti di 3° pilastro non potrà prescindere dal peso dai primi due. Com’è ovvio dove la previdenza pubblica è maggiore diminuisce il peso della previdenza complementare.
Le prime consultazioni per la creazione di questo tipo di prodotti risalgono al 2012, quando il tema delle previsioni complementari è diventato sempre più pressante
Le sfide più importanti per approcciare la creazione di questi nuovi prodotti a livello europeo sono:
- informazione
- cultura previdenziale
- architettura delle scelte (come configurare i prodotti)
- efficienza dei costi
- trasparenza – con standard informativi analoghi per tutti i prodotti
In un primo studio risulta che solo 67 milioni su 243 milioni di cittadini europei hanno sottoscritto volontariamente dei prodotti di previdenza integrativa, un 27% che stride con quelle che sono le previsioni delle esigenze future.
Le più grandi sfide per questo tipo di prodotti previdenziali saranno
-Affiancare le pensioni di primo pilastro pubbliche in modo soddisfacente
-Avere carattere di portabilità per tutti quei cittadini che vivono e lavorano in Europa ma non hanno ancora un prodotto che risponda alle loro esigenze
La commissione europea ha iniziato da tempo una consultazione di tutti gli attori che potrebbero essere interessati alla creazione di questo tipo di prodotti, dagli asset manager alle assicurazioni.
I privati cittadini inclusi nella consultazione anche tramite associazioni di consumatori e Stake Holders, hanno espresso un grande interesse per questo tipo di prodotto sottolineando l’insufficienza dell’offerta attuale.
Questo tipo di progetto non deve essere confuso con un tentativo di armonizzazione la legislazione internazionale sul tema delle pensioni, ma dare al contrario uno strumento legislativo comune a tutti i paesi europei per la creazione di prodotti previdenziali vendibili in tutti gli stati membri.
Secondo un intervento durante il salone del risparmio da parte di Fausto Parente Executive Director di EIOPA la creazione di un unico mercato per le pensioni personalizzate deve seguire i criteri di Adeguatezza e sostenibilità.
Un obiettivo molto importante è quello di creare un sistema di risk assesment comune in tutti i Paesi, cercando di dare ai prodotti delle caratteristiche comuni come semplicità, scelte di investimento obbligate, lunga durata e soprattutto un regime fiscale vantaggioso.
Alla base di tutti questi progetti c’è sempre la necessità da parte del pubblico di essere educato sull’importanza della previdenza complementare permettendo a tutti di comprenderne le caratteristiche principali e capire cosa è più adatto alle proprie esigenze di sostentamento future.
Restare aggiornati e sensibilizzare i nostri clienti sulle esigenze previdenziali future è un compito importantissimo per tutti i consulenti Solyda!